Manifestazione pro Gaza: l'uso ipocrita di una causa giusta - Alessio Mannino Leonardo Guerra
E’ stato comunque un weekend intenso in Italia: la manifestazione pro-Gaza di Sabato a Roma, con tutta la cosiddetta sinistra riunita, e il referendum per il lavoro e l’immigrazione.
Referendum come sappiamo bocciato dall’astensione, che è stata la vera vincitrice. Affluenza lontanissima dal quorum, solo il 30,5%. Altissimo il NO al dimezzamento dei tempi dell’ottenimento della cittadinanza italiana - da 10 a 5 anni - per gli immigrati: il NO ha registrato il 34,5% tra i votanti.
Maurizio Landini dopo il flop dei quesiti referendari sul lavoro: “Dimettermi? Non ci penso proprio. Da oggi parte il sindacato di strada” e parla di crisi democratica.
La manifestazione pro-Gaza organizzata dai partiti di opposizione al Governo Sabato scorso a Roma. La sinistra si è riunita ma è riuscita ugualmente a dividersi davanti al punto centrale di tutto: il genocidio in corso a Gaza, parola che la Schlein non ha pronunciato nel suo intervento – di fatto quindi negandolo – mentre Conte l’ha nominata senza per questo evocare alcuna crociata, come in realtà sarebbe obbligatorio fare.
I principali temi politici del momento commentati e analizzati dal giornalista freelance e scrittore ALESSIO MANNINO collaboratore del canale Ibex e del giornale online La Fionda e LEONARDO GUERRA biologo molecolare, esperto di sistemi economici sanitari, autore del libro “Covid 19 e Agenda 2030 – Inganno criminale” (Edizioni Il Punto d’Incontro), autore per i nostri abbonati della rubrica “L’Arca di Noè”.
Conduce CARLO SAVEGNAGO
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