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Stiamo battendo la Germania, ma nella deindustrializzazione – Gilberto Trombetta

L’UE nel 2022 ha speso 354 miliardi in armi e difesa, il massimo dalla guerra fredda. Però i soldi per la sanità, per le pensioni, per l’istruzione e per aumentare i salari non ci sono. Sempre l’UE chiede ai suoi paesi membri 66 miliardi di euro in più per il bilancio, di cui 33 destinati […]

Pubblicato ilmartedì, 27 giugno 2023

L’UE nel 2022 ha speso 354 miliardi in armi e difesa, il massimo dalla guerra fredda. Però i soldi per la sanità, per le pensioni, per l’istruzione e per aumentare i salari non ci sono. Sempre l’UE chiede ai suoi paesi membri 66 miliardi di euro in più per il bilancio, di cui 33 destinati all’Ucraina. L’ultimo report del centro studi di Confindustria ci dice che ci sono «Segnali di indebolimento dell’economia e che la crescita è più fragile». I nuovi dati sulla produzione in Italia. In aprile si è accentuato il calo della produzione (-1,9%) industriale, quarta contrazione mensile consecutiva; accusa il colpo la manifattura (-2,1%), settore che finora aveva tenuto bene. Per maggio, segnali misti: il PMI manifatturiero è sceso ancor più in area di contrazione (45,9 da 46,8) e la fiducia delle imprese è di nuovo calata). Prezzi dell’energia elettrica: chi volesse oggi fissare il prezzo di un Megawattora (Mwh) di energia per il primo trimestre 2024 pagherebbe sul mercato 171 euro, un prezzo più alto del 350% rispetto al 2021, 300%più alto che negli Stati Uniti dove la media è di 52 dollari, 55% più alto della Cina (99 dollari al Mwh) e del 1.100% de Brasile (17 dollari). Il Giappone che non fa politica restrittiva, compra titoli per mantenere sotto controllo il costo del debito, che ha 260% di rapporto debito/PIL, riesce a contenere l’inflazione meglio della BCE con i suoi continui aumenti dei tassi. portavoce nazionaleConduce CARLO SAVEGNAGO

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